Convegno internazionale - Università di Augsburg, 30-31 ottobre 2013

La mediazione di ideologie linguistiche attraverso la stampa :
il caso delle lingue romanze

Temario

La stampa svolge senza dubbio un ruolo significativo nella produzione e riproduzione di ideologie linguistiche (cf. DiGiacomo, 1999). Nel Quebec, per citare un esempio, la maggior parte dei quotidiani di elevata tiratura, dal secondo Ottocento in poi, ha accolto degli articoli dedicati alla correzione dell’uso linguistico dei quebecchesi e alcuni continuano a farlo tutt’oggi. Questi articoli, chiamati cronache linguistiche (chroniques de langage), hanno contribuito a formare a modo loro i rapporti che i quebecchesi hanno stabilito con la loro lingua, vale a dire il loro imaginaire linguistique (cf. Remysen, 2009). Alle cronache si aggiungono altri tipi di articoli pubblicati dalla stampa scritta – come ad esempio gli editoriali oppure le lettere al direttore – che hanno come obiettivo di influenzare l’opinione pubblica su tutta una gamma di argomenti che riguardano l’uso della lingua (come i decreti legislativi concernenti la lingua, la qualità della lingua o ancora l’importanza di mobilitarsi contro « l’anglizzazione » dello spazio pubblico nel Quebec).

Testi simili sono esistiti in altre parti francofone – in Belgio, in Svizzara, nell’Acadia e nella stessa Francia (cf. Boudreau, 2009; Cellard, 1983; Osthus, 2006; Skupien Dekens, 1998) – così come in altre comunità linguistiche della Romania, sia in Europa sia in America. Come caso esemplare ci si riferisce a questo proposito alla stampa italiana che non ha mai cessato, sin dalla sua nascita come mezzo di comunicazione di massa nel primo Ottocento (cf. Schwarze, 2004; De Stefanis Ciccone, 1971), di commentare i problemi derivati dalla questione della lingua e di pubblicare in serie degli articoli che avevano come scopo di contribuire alla diffusione della lingua nazionale, all’unificazione del paese e all’uso corretto della lingua italiana, lingua ancora poco diffusa prima degli anni 1950 (cf. fra gli altri De Mauro 1977, Demel, 2006). La pubblicazione di questo genere testuale è esistita anche nella stampa ispanofona (cf. Jaeckel/Kailuweit, 2006); si pensi, ad esempio, ai primi quotidiani apparsi alla fine del Settecento in Colombia e al fatto che alcuni di essi hanno svolto un ruolo importante per quanto riguarda l’emergere del movimento puristico (cf. Niño-Murcia, 2001).

Dall’altro lato, a prescindere dagli articoli riguardanti in modo esplicito i problemi linguistici, la stampa occupa un suo posto nel processo di standardizzazione e fissazione della lingua scritta. Spesso la lingua utilizzata dagli stessi giornalisti serve da modello e l’analisi della stampa permette fra l’altro di comprendere meglio l’emergenza di norme regionali dello standard (cf. Percy, 2012). La stampa costituisce dunque un testimone privilegiato della diffusione di modelli della lingua scritta, come dimostrato tra l’altro dai numerosi corpora destinati a studi diacronici che sempre più spesso includono i media scritti. Di conseguenza è necessario dedicarsi anche all’imaginaire linguistique dei giornalisti, inevitabilmente confrontati con le aspettative del pubblico (cf. Bell, 1991; De Bonville/Moreau, 2004; Bouchard/Maurais, 2001), il che può provocare delle ripercussioni sull’uso che essi fanno della loro lingua.

Se il doppio ruolo della stampa scritta come luogo della circolazione di ideologie linguistiche e della normalizzazione linguistica è ben studiato e documentato per quanto riguarda alcune comunità linguistiche (il discorso metalinguistico nella stampa quebecchese, acadiana e belga è stato oggetto di numerosi studi), l’argomento rimane tuttavia di grande attualità e solleva varie domande, come per esempio il ruolo di questi discorsi nella storia mediatica della comunicazione dal secolo dei Lumi in poi, la teoria dei generi giornalistici, la coscienza linguistica e testuale nella produzione di testi giornalistici ecc.). Inoltre gli studi si dedicano a una sola lingua e a un solo paese, senza prendere in considerazione il ruolo della stampa scritta come mezzo di diffusione del sapere in un contesto internazionale (a partire dall’emancipazione dell’informazione come uno dei diritti fondamentali dell’uomo nel secolo dei Lumi). Per giungere ad una comprensione più globale del ruolo della stampa conviene dunque ampliare lo sguardo a diverse comunità linguistiche e ai rapporti fra i media di comunicazione nazionali e internazionali, comprese tra l’Europa e l’America.

È l’intenzione del convegno di mettere il focus sulle lingue romanze per mettere in evidenza le particolarità delle diverse tradizioni « nazionali » e, nello stesso tempo, per dedurre delle caratteristiche più generali e comuni dei media scritti in genere.

Bibliografia

Bell, Allan (1991), The Language of News Media, Oxford/Cambridge, Blackwell.

Boudreau, Annette (2009), « La construction des représentations linguistiques : le cas de l’Acadie », Revue canadienne de linguistique, vol. 54, no 3, p. 439-459.

De Bonville, Jean, e Lise Moreau (2004), « Journalistes et magistrats : le concept d’identité discursive appliqué à la couverture de l’actualité judiciaire en 1950 et en 2000 », in Jean De Bonville, Colette Brin et Jean Charron (a cura di), Nature et transformation du journalisme, Québec, Presses de l’Université Laval, p. 317-365.

Bouchard, Pierre, e Jacques Maurais (2001), « Normes et médias : les opinions de la population québécoise », Terminogramme, no 97-98, p. 111-126.
Cellard, Jacques (1983), « Les chroniques de langage », in Édith Bédard et Jacques Maurais (a cura di), La norme linguistique, Québec/Paris, Conseil de la langue française/Le Robert, p. 651-666.

De Stefanis Ciccone, Stefania (1971), La questione della lingua nei periodici letterari del primo ‘800, Firenze, Olschki.

De Mauro, Tullio (1977), Le parole e i fatti : cronache linguistiche degli anni Settanta, Rome, Editori riuniti.

Demel, Daniela (2006), « Laienlinguistik und Sprachchroniken : Italienisch », in Gerhard Ernst, Martin-Dietrich Gleßgen, Christian Schmitt et Wolfgang Schweickard (a cura di), Romanische Sprachgeschichte : ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, Berlin/New York, De Gruyter (« Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, 23.2 »), p. 1523-1533.

DiGiacomo, Susan M. (1999), « Language ideological debates in an Olympic city : Barcelona 1992-1996 », in Jan Blommaert (a cura di), Language Ideological Debates, Berlin, Mouton de Gruyter, p. 105-142.

Jaeckel, Volker, e Kailuweit, Rolf (2006), « Laienlinguistik und Sprachchroniken : Iberische Halbinsel und Lateinamerika », in Gerhard Ernst, Martin-Dietrich Gleßgen, Christian Schmitt et Wolfgang Schweickard (a cura di), Romanische Sprachgeschichte : ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, vol. 2, Berlin/New York, De Gruyter (« Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, 23.2 »), p. 1546-1557.

Niño-Murcia, Mercedes (2001), « Late-stage standardization and language ideology in the Colombian press », International Journal of the Sociology of Language, no 140, p. 119-144.

Osthus, Dietmar (2006), « Laienlinguistik und Sprachchroniken : Französisch und Okzitanisch », in Gerhard Ernst, Martin-Dietrich Gleßgen, Christian Schmitt et Wolfgang Schweickard (a cura di), Romanische Sprachgeschichte : ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, Berlin/New York, De Gruyter (« Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, 23.2 »), p. 1533-1546.

Percy, Carol (2012), « Early Advertising and Newspapers as Sources of Sociolinguistic Investigation », in Juan Manuel Hernández-Campoy et Juan Camilo Conde-Silvestre (a cura di), The Handbook of Historical Sociolinguistics, Malden/Oxford, Wiley-Blackwell, p. 191-210.

Remysen, Wim (2009), Description et évaluation de l’usage canadien dans les chroniques de langage : contribution à l’étude de l’imaginaire linguistique des chroniqueurs canadiens-français, Québec, thèse de doctorat, Université Laval.

Schwarze, Sabine (2004), Sprachreflexion zwischen nationaler Identifikation und Entgrenzung : der italienische Übersetzungsdiskurs im 18. und 19. Jahrhundert, Münster, Nodus.

Skupien Dekens, Carine (1998), « La “Bataille du français” en Suisse romande durant l’Entre-deux-guerres [sic] : le purisme linguistique dans les chroniques de langage de la presse romande », Vox Romanica, Bern, vol. 57, p. 156-171.